Genere: ; Durata: 91 minuti; Nazionalità: Italia; Lucky Red;
Trama: Certo, Massimo Troisi per il cinema e Maradona per il calcio, ma la divinità musicale di Napoli è stata, è e sarà sempre Pino Daniele, nato e cresciuto nel cuore del centro storico, santificato con un concerto memorabile ancora nella leggenda, nel 1981, nella cattedrale laica della città, Piazza del Plebiscito. Capace di rappresentare e mettere in versi e musica virtù e vizi di un popolo, viene ora raccontato in Pino, un documentario in occasione dei 10 anni dalla sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita, in sala il 31 marzo, 1 e 2 aprile per Lucky Red, e prossimamente su Netflix. Un film, guarda caso, in cui ci sono anche Troisi e Maradona, ma soprattutto c’è Napoli.
Nel documentario, in collaborazione con la Fondazione Pino Daniele Ets e il figlio Alessandro, il regista (napoletano) Francesco Lettieri conduce dietro la macchina da presa Federico Vacalebre, giornalista e critico musicale, sulle tracce di un Pino privato e intimo, ancora poco raccontato, grazie a immagini mai diffuse di concerti, backstage e sale d’incisione, inediti musicali, foto degli album di famiglia, appunti tratti dal diario e strumenti musicali. Emerge il grande cantautore e chitarrista, capace di unire la tradizione napoletana con la musica black e sperimentando sonorità sempre più internazionali, creando sound originali, dai vicoli di Napoli al palco di Chicago insieme a Eric Clapton e i più grandi virtuosi della chitarra. Pino presenta interviste a molti artisti che hanno collaborato con Daniele, tra cui Rosario Fiorello, Jovanotti, Vasco Rossi, Fiorella Mannoia, Loredana Bertè ma anche James Senese, Rosario Jermano, Enzo Avitabile, Tullio De Piscopo, Tony Esposito, amici di infanzia, parenti e discografici.
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